Momenti di solitudine
Momenti di solitudine,
in cui il cuore scopre che non sei amato.
Qualcuno dorme,
ma forse noi stessi dormiamo...
no, ci muoviamo.
E siamo tristi, taciturni.
La pioggia, là fuori, continua...
e anche gli occhi piangono...
Quanto siamo soli!
Guardiamo dai vetri l'aria pesante,
l'acqua frusciante.
Così rimani taciturno,
il viso sulle mani,
il pensiero lontano.
Solo, in silenzio.
Sogni che tu ami, e lei è il tuo sogno.
(M. De Cecco)
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Cane randagio
Cane randagio,
in ricerca sommessa
di un rifiuto accettabile
per saziare la tua fame,
vaghi di spazzatura in spazzatura
ed il tuo fiuto
ti guida senza sosta.
Scevro alle compagnie litigiose,
all'affetto di un padrone,
ad una calda cuccia,
libero, ma solo,
trascini la tua esistenza.
Nei tuoi pensieri,
nel tuo cuore,
solo il ricordo lontano
di una vita diversa
di un amore finito.
(M. De Cecco)
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Il Vecchio
Aveva vissuto molto
S'appoggiava là, vecchio, ad un tronco,
ad un grossissimo tronco,
molte sere quando il sole cadeva.
Era vecchio ed aveva la faccia rugosa,
e spenti, più che tristi gli occhi.
S'appoggiava al tronco, ed il sole
dapprima gli si avvicinava,
gli mordeva dolcemente i piedi,
e là restava alcuni istanti,
come rannicchiato.
Poi saliva, e piano piano lo sommergeva.
In quel silenzio, il vecchio lentamente
s'annullava, s'arrendeva.
Ed io vedevo il sole lentamente lambirlo
con molto amore e addormentarlo, e,
a poco a poco dissolverlo nella sua luce.
Io passavo e lo vedevo.
Lentissimamente era trascinato
nei raggi ultimi del sole,
come tante altre invisibili cose del mondo.
(M. De Cecco)
Busta vuota
Busta vuota
come il mio cuore.
Sprecata
come il mio amore.
Dedicata a nessuno
come i miei sentimenti.
Pronta a ricevere
come il mio animo.
Sei sola ed inutile,
ed anch'io lo sono....
(M. De Cecco)
Dolci fiori
Dolci fiori,
voi siete il mio conforto.
Coi vostri divini colori
armonizzate i verdi prati
e un vivo contrasto create
tra la terra e il cielo.
Tutti i poeti
antichi e moderni
vi hanno immortalato,
e voi, lì fermi,
sembrate gloriarvi
dei canti altrui.
Ovunque siate,
regna la pace,
e col vostro candido profumo
richiamate gli stanchi viandanti
che mai rifiutan l'invito
di riposare accanto a voi.
Quanti di voi moriron
per essere dono
ad una donna amata,
e quanti di voi si gloriaron
di render l'ultimo omaggio
ad una persona cara.
Tutti vi cercan,
siete i più richiesti,
eppure non pensate
a ciò che vi spetta
quando tolti siete
dai vostri compagni.
Lieto è il farvi dondolare
dal leggero vento estivo,
quasi vogliate
con lui giocare.
Armoniosi siete,
gioiosi e spensierati,
ed anche a me piacerebbe
esser come voi,
per muovermi
in un diverso mondo,
e condivider
le gioie e le pene con voi,
o dolci fiori.
(M. De Cecco) |
Le lucciole
Che bella serata !
Le stelle brillano delle loro luci
nel buio cielo;
la luna con il suo bianco raggio
illumina il cammino
agli ultimi viandanti.
Ovunque è pace;
il manto nero della notte
ricopre ogni cosa,
ed il silenzio, interrotto qua e là
da cori sonori di grilli,
domina l'ormai scura valle.
Ma ancora si muove qualcosa:
sono le lucciole,
che col loro piccol lumino
danno gli ultimi ritocchi
all'oscuro quadro notturno.
Si muovono,
svolazzano qua e là,
come in cerca di qualcosa
che è a loro cara.
Io col mio pensiero le seguo,
ed esse, facendomi strada,
mi portan lontano,
in un luogo a me noto,
a ricordar le liete ore
trascorse vicino a te,
amore mio.
(M. De Cecco)
Cinque rose
Ho acquistato cinque rose.
Vado al cimitero da un mio amico.
L'entrata già ti pervade l'animo
di tante sensazioni,
eppur ti avvii tranquillo
alla sua ultima dimora,
Una voce distoglie i miei pensieri:
"sei venuto per me? Sai,
nessuno mi viene a trovare!"
Povera vecchietta,
quanto vorresti parlare con qualcuno.
Tieni una rosa, ti farà compagnia.
"Signor uomo" dice la voce di un bambino,
"ho giocato proprio poco e non ho
più giocattoli". Tieni una rosa, piccolino,
ti sentirai meno solo.
Un silenzio profondo attrae la mia attenzione:
una tomba più che incolta, abbandonata,
solo rivestita di secche sterpaglie.
Tieni una rosa, sembrerai più decorosa!
Mentre pensavo con tristezza,
"Senti, fermati un attimo,
riferisci al mio fidanzato che l'ho sempre amato,
eppure ora non mi dice più dolci parole".
Non ti preoccupare, mi ha incaricato
di consegnarti questa rosa, le rispondo.
"Sai dove sono i nostri figli?"
mi dice una coppia.
Sono impegnati con il lavoro, rispondo,
ma vi hanno inviato questa rosa.
Ciao, Mauro, ho fatto un po' tardi
per giungere a te, ma sono stato trattenuto.
Scusami se sono a mani vuote,
ma ti penso sempre.
So che qui sei in buona compagnia,
ho trovato altri cinque amici per te.
Mario
Lavinio, 14 Marzo 2013
(M. De Cecco)
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