Brian Froud

dipinto di Brian Froud

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In Inghilterra il più celebre dei folletti domestici è il brownie, alto 60 cm. e ricoperto di peli scuri, nudo o rozzamente vestito. Le sue mani possiedono il pollice mentre le altre dita sono saldate. E' servizievole nei lavori di casa e aiuta l'uomo in cambio di dolci e latte. Come tutti i folletti è un po' permaloso. Analogamente, un altro folletto domestico inglese è il bwca, alto circa mezzo metro, caratterizzato da un lungo naso, esperto nella preparazione del latte, dei formaggi e in generale dei lavori domestici. Talvolta può divenire pericoloso e dispettoso. Anche il buggane, folletto dispettoso della Gran Bretagna, a volte può diventare pericoloso. Ha la capacità di cambiare forma, spesso si trasforma in vitello nero o in cavallo e, nel suo aspetto umano, conserva gli zoccoli o le orecchie di cavallo.

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In Irlanda, invece, si ritrova il leprecahun , un folletto solitario alto tra i 20 e i 70 cm. che aggiusta le scarpe spaiate dove ripone le sue ricchezze. Ama il tabacco e l'alcol che rubacchia di notte nelle case.

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In Francia ci sono i korred, tipici della Bretagna, folletti alti meno di un metro con gli occhi arrossati, che amano danzare. Anche in questo caso si ritrova una forte ambivalenza: talvolta aiutano l'uomo con profezie e magie, ma può essere molto pericoloso per gli uomini assistere alle loro cerimonie. 
Nelle stesse regioni vivono poi i korrigan, abitatori fatati dei monumenti megalitici, spesso confusi e contaminati con i korred. Sempre in Francia si ritrovano anche i drac sono folletti decisamente dispettosi e malevoli, e gli jetins che abitano le grotte marine. Questi ultimi, benché siano alti appena 50 cm., sono dotati di un'incredibile forza. Spesso cambiano i loro bambini con quelli umani, tematica questa molto ricorrente nelle leggende sui folletti.

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Diffusi sia in Francia che in Italia si possono poi segnalare i manteillons, folletti dispettosi e piuttosto pericolosi che di notte scoprono e schiaffeggiano i dormienti, annodano le code delle mucche nelle stalle e saccheggiano le tavole imbandite. In Italia c'è poi il lauro, folletto talvolta benevolo talvolta dispettoso in grado di mutare il proprio aspetto a forma di cane, gallo o altri animali, ma sempre riconoscibile dal suo inseparabile berretto rosso.

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E ancora, in Olanda si trovano i kaboutermanneken, folletti benevoli che aiutano l'uomo in cambio di un po' di cibo e gli alven, esseri piccolissimi che si spostano trasportati dal vento e vivono negli stagni senza pesci. Hanno abitudini notturne e sono in grado di modificare il loro aspetto. 

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In Belgio vivono i kludde, folletti malefici che si manifestano nelle notti più gelide nei campi deserti e nei luoghi sconsacrati. Anche loro hanno il dono della metamorfosi e spesso si manifestano sotto forma di cane nero mostruoso che cammina sulle zampe posteriori.

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Sulle montagne della Svizzera ci sono i folletti bergmelen, piccolissimi conoscitori delle erbe mediche, che si possono scorgere soltanto nelle notti illuminate dalla luna, quando escono allo scoperto per danzare. 

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Il nis, tipico della Scandinavia è un folletto piccolo come un infante ma con la faccia da vecchietto. Ama danzare, aiuta nelle faccende domestiche e accudisce gli animali in cambio di un po' di cibo.

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I para, che vivono in Finlandia sono invece folletti domestici specializzati nella produzione del burro che talvolta si manifestano sotto forma di gatti, serpentelli o rospi.
Presso le popolazioni slave sono da segnalare gli ovinnik, folletti del focolare, con occhi come braci, malevoli, che appaiono come gatti che abbaiano o che ridono, mentre i polevik, vivono nei campi e sono molto dispettosi: si divertono a far smarrire i viaggiatori. Per ingraziarseli, tuttavia è sufficiente offrire loro un po' di cibo.

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Tipici del Canada sono invece i mannegishi, piccoli, senza naso, con gambe lunghe e magre e mani con sei dita. Frequentano i corsi d'acqua e si divertono a fare scherzi.

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In Australia solo i bambini possono vedere i mimi o wulbarwar, piccolissimi, trasportati dal vento, inoffensivi e benevoli, per lo più, ma molto permalosi.

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Mikoshi Niudo, infine è un folletto del Giappone molto dispettoso, con la testa pelata e la lingua a penzoloni che si diverte ad apparire improvvisamente spaventando la gente.
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Tra le figure molto analoghe a quelle dei folletti, si possono poi ricordare gli gnomi. Questo termine sembra che per la prima volta sia stato utilizzato da Paracelso, che li chiama anche pigmei, in un'accezione che non ha nulla a che vedere con quella degli antichi. Sono spiriti elementari della terra che vivono nelle montagne e scavano gallerie. Alti circa 40 cm. queste creature scambiano favori agli uomini e custodiscono tesori.
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Altrettanto simili ai folletti sono poi i gremlins, un prodotto della fantasia popolare americana nato durante la I guerra mondiale e diffusosi durante la II. Sono una variante dei folletti ambientati in epoca tecnologica: invece che nei casolari e nelle fattorie, infestano gli aerei provocando guasti e dispetti e bevendo il carburante. Di piccola statura, hanno un volto bestiale, con corna e orecchie pelose. Bisogna precisare che l'omonimo film del 1983 di Joe Dante, prodotto da Spielberg, non ha in comune nulla se non il nome con queste creazioni popolari.

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