I vecchi Sioux erano saggi: sapevano che il cuore di un essere umano si indurisce quando si allontana dalla natura. Sapevano che non si poteva avere rispetto per gli uomini, senza avere anche un profondo rispetto per tutto ciò che cresce e per tutti gli esseri viventi. Per questo motivo l’amore per la natura, che rende i giovani capaci di profondi sentimenti, era uno degli elementi più importanti della loro educazione. Orso in Piedi, dei Sioux
... [quando ero piccolo] i miei genitori e i miei parenti non mi dicevano mai una parola sgarbata, non mi sgridavano mai se combinavo qualcosa di sbagliato. Picchiare un bambino era per un lakota la più incredibile delle crudeltà. Orso In Piedi, dei Sioux
La sola cosa necessaria, per la tranquillià del mondo, è che ogni bambino possa crescere felice. Capo Dan George, dei Salish
I bambini e i ragazzi indiani
Una famiglia numerosa godeva di grande prestigio in tutte le tribù e la nascita di un bambino veniva accolta con immensa gioia. Presso i Cheyenne poteva addiritura succedere che alla nascita del suo primo figlio (specialmente se maschio) un uomo facesse voto di praticare assoluto celibato per un periodo di sette o perfino quattordici anni, in modo da poter concentrare tutte le sue attenzioni su quell'unico figlio, piuttosto che suddividerle, magari male, con altri.
Come si è visto, fino al momento in cui incominciava a camminare, il bimbo stava costantemente a contatto con un adulto (in genere la madre). Dopo però poteva scorrazzare liberamente per la tribù e si rivolgeva a molti fra gli adulti che incontrava chiamandoli 'madre' e 'padre': normalmente potevano essere le sorelle e i fratelli della vera madre e del vero padre, ma a volle anche altri membri della tribù venivano chiamati così. Orso In Piedi, dei Sioux. racconta:
«Nella tribù dei Lakota tutti erano molto disponibili a occuparsi dei bambini. Un bimbo non apparteneva solo alla sua famiglia, era figlio di tutto il clan. Appena era in grado di camminare, poteva muoversi in tutto l'accampaimento come se fosse stato a casa sua. perche tutti si sentivano suoi parenti. Mi raccontava mia madre che quando ero bambino venivo spesso portato di tenda in tenda, e che molte volte passavano giorni in cui mi vedeva solo raramente e per sbaglio... » Per un bambino la vita in una famiglia allargata era decisamente confortevole per la stabilità e la sicurezza che dal punto di vista psicologico si creavano, e che i genitori biologici, da soli, non sempre potevano garantire. ..(continua)..